Porto

Già presente nel Catasto Teresiano con i suoi due moli (ortogonale alla costa e “a L”) che racchiudevano uno stretto bacino d’acqua di ampiezza variabile rispetto ai livelli stagionali del lago, terminava sulla riva a pendenza naturale e rinforzata in pietre poste in opera di taglio. I due nuovi alti moli con percorso in quota compaiono nel Catasto Rabbini e nelle prime foto di inizio Novecento, con rampe in pietra su due lati interni ortogonali. Il bordo della rampa maggiore e del molo ortogonale alla riva è stato rinforzato a fine Novecento con palancole metalliche a forte sporgenza, con conseguente riduzione della superficie di approdo disponibile. Al termine del molo maggiore “a L”, una statua della Madonna in ceramica verde di Laveno protegge il porto, che accoglie le residue barche in resina dei pescatori e quelle di altri residenti e gestori di attività commerciali isolane.

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