Profilo biografico
Angelo Ruffoni nasce sull’Isola dei Pescatori nel 1925, da Defendente Ruffoni e Settimia Locatelli Ruffoni.
È cugino di primo grado di un altro artista isolano, Andrea Ruffoni, con il quale cresce condividendo, oltre al cognome, l’anno di nascita, l’amore per l’isola natìa e la sensibilità e il talento artistici.
Terminate le scuole dell’obbligo, si iscrive al Liceo Artistico di Brera, dove perfeziona il suo stile con l’aiuto del Professore Pietro Bosoni.
Dopo la guerra, inizia il tirocinio come decoratore presso la storica manifattura S.C.I. Società Ceramica Italiana di Laveno, dove in breve assumerà il ruolo di caporeparto. Qui, si forma sotto la guida colta e raffinata di Guido Andlovitz, direttore artistico della S.C.I., e della designer e ceramista Antonia Campi.
Negli anni ’50-‘60 si perfeziona ulteriormente, dedicandosi tanto alla decorazione ceramica, quanto alla pittura. La produzione pittorica di Angelo Ruffoni contempla soprattutto soggetti legati all’Isola dei Pescatori, ma anche paesaggi del Monferrato, oltre ad una personale interpretazione di scorci di Venezia e Parigi, nonché soggetti floreali, tutti tracciati con linee forti e sicure, particolarmente adatte ad essere trasferite su un supporto ceramico.
Angelo Ruffoni muore tragicamente, insieme alla moglie, all’età di soli 38 anni, in un incidente stradale avvenuto nel 1963. Non lascia figli, ma una preziosa eredità di arte e di affetti.
Mostre
Nel 1952 Angelo Ruffoni espone con successo le sue opere alla prima Mostra della Ceramica d’Arte Italiana, a Messina, mentre nel 1959 è presente alla Triennale di Milano.
Nel 1962, il Circolo de La Rinascente a Milano ospita una sua mostra personale.
Dopo la sua morte, mostre a lui dedicate vengono tenute: nel 1988 presso Palazzo Perabò di Cerro di Laveno (VA); nel 2011 all’Isola dei Pescatori (mostra in ricordo organizzata dalla famiglia Ruffoni); nel 2021 presso il MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico a Cerro di Laveno (“Il mondo illustrato di Angelo Ruffoni”, a cura di Enrico Brugnoni e Marco Lisè).
Dal 4 agosto al 5 settembre 2025, presso la sala al piano rialzato della storica casa Vittore Zanetti, sede della Pro Loco Isola Pescatori, è stata allestita la mostra “Angelo Ruffoni (1925-1963) – Un mondo tutto positivo”: una selezione di una trentina di oggetti ceramici e quadri, realizzati da Angelo Ruffoni, gentilmente messi a disposizione da familiari e collezionisti privati.
Angelo Ruffoni in un ricordo di Angela Campi
Le poetiche vedute dell’Isola Pescatori, ma anche di Laveno, Macugnaga, del Monferrato, di Venezia e Parigi, che impreziosiscono oggetti ceramici di varia tipologia, ci parlano della sensibilità di Angelo, ben descritta anche dalla designer con cui collaborò all’interno della Società Ceramica Italiana di Laveno, Antonia Campi:
«[…] Quando si ricorda Angelo Ruffoni, prima di ogni altra prerogativa, si presentano le sue qualità morali: la grande gentilezza, la disponibilità, la rara attenzione con cui si poneva di fronte agli altri, la generosità, la modestia. La sua attività artistica era così naturale che tutti, e lui per primo, non le davano gran peso. Oggi le sue opere ci restituiscono un mondo tutto positivo. I paesaggi, le case, soprattutto le case, le case di Parigi, di Venezia, del Lago Maggiore ci rimandano attraverso un’ottica garbata e sensibile il lato più nobile degli uomini che le hanno costruite e vissute».
Scritto in occasione della mostra personale postuma “Angelo Ruffoni (1925-1963)” tenutasi a Cerro nel 1988.